L’ufficio è il luogo dove molte persone trascorrono almeno un terzo della giornata; dove si instaurano rapporti umani, si consuma ansia e talvolta si desidera essere altrove. Questo progetto fotografico è stato realizzato in un ufficio e negli spazi esterni ad esso limitrofi nell’orario di lavoro che va dalle 9.00 alle 18.00, ciò che ne risulta è una rappresentazione apparentemente alterata della realtà, in quanto le immagini non descrivono direttamente l’ambiente ma si servono di un linguaggio metaforico per raccontare cos’altro riguarda e si cela in questo micromondo.
Ogni quadrittico è costituito dall’abbinamento di foto minimali che sono quasi come delle parole e, come le parole, le immagini si legano tra loro per comporre un messaggio. Uno degli obiettivi è stato quello di lasciare al lettore un buon margine di libertà interpretativa, nonostante che alcuni quadrittici sono stati ideati e combinati per comunicare qualcosa di preciso mantengono comunque una caratteristica polisemantica. Ho giocato spesso sul rapporto interno ed esterno, su quello che io definisco “l’istinto di evasione”: capita spesso di desiderare di fuggire il prima possibile dal posto di lavoro, a volte anche per una semplice pausa. L’ufficio e l’esterno che immediatamente lo circonda si legano quasi a costituire uno spazio continuo.